Il tempo delle mele

Quest’anno, con l’imminente battesimo di mia figlia in fase organizzativa finale, ho scordato San Valentino. Ho scordato anche il mio anniversario di matrimonio, le due date sono a ridosso, roba che se l’avesse fatto lui, di dimenticarsene – cosa che in effetti è capitata più volte – non l’avrebbe scontata senza spargimento di sangue… altro che gangster!

Però… non è mica più il tempo delle mele: adesso non siamo più noi gli innamoratini, ho beccato mio figlio nell’atto di impacchettare una matita e una gomma per la sua amica del cuore, al che gli ho chiesto spiegazioni: “ma è la tua fidanzata?” …. e lui “no… NON ANCORA…” sottintendendo tutto un progetto a venire, e io penso ai miei capelli che stanno diventando un po’ più bianchi nell’accorgersi che ormai ho un figlio in età “da morosa”…

Così, quest’anno niente anniversari e niente festa degli innamorati. Però…. c’è mia madre che mi ha regalato una rosa rossa con decoro di cioccolatini a forma di cuore… e ha dato sottobanco a mio figlio un cuoricino di plastica con dentro quattro baci alla nocciola…. Ora lui starà consegnandolo alla sua biondina dagli occhi dolci….

Forse non è vero che non è più il tempo delle mele. Ci siamo soltanto scambiati di ruolo: mia madre è diventata la nonna della storia. Io… ooops….. la madre che non capisce???? 

 

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3 commenti su “Il tempo delle mele

  1. Consolati. La mia nipotina Francesca, che ha appena compiuto sette anni, cambia fidanzatino ogni settimana: “perché mi stufo”, così dice lei… Leonardo, quasi nove anni, è invece monogamo: fin dall’asilo ha la sua amichetta del cuore e bòn.
    Santi numi… 🙂

  2. Bel quadro.
    Realistico.
    A volte si cresce accanto ma si smette di perdersi di vista,
    Ci si vuole bene.
    Pure molto bene.
    Ma l’amore…la passione…mmm solo ricordi
    ma a volte succede qualcosa di non previsto…..

  3. Non so quanti anni ha tuo figlio presumo sia in età scolare ma preparati a scoprirlo nuovo ogni giorno di più.
    Ho un “piccolo” maggiorenne in casa e conosco il tuo interrogativo per essermelo posto da anni.
    La secondogenita è arrivata in casa quando il piccolo ometto entrava in prima elementare. Ho dovuto lavorare il doppio su me stessa e su entrambi i figli perchè se la piccolina in fasce richiedeva giustamente le attenzioni del suo periodo l’altro non di meno benchè era per certi versi diventato indipendente e autosufficiente l’arrivo della sorella aveva stravolto il suo equilibrio affettivo. Improvvisamente non sapeva fare più nulla, riprese addirittura a fare colazione con il biberon. Io assecondavo però tra me dicevo: perchè fa così? Lo pensavo forse più per stanchezza che per mera incomprensione. Le nonne – i nonni, in quel mentre sono diventati preziosi complici di mio figlio… Sembrava comprendessero uno sguardo sconfortato da “cucciolo abbandonato” quando mi occupavo della sorella e dalle tasche di nonno e nonna usciva magicamente una macchinina o una caramella. La verità cara amica è che noi madri, anche quando un giorno risponderai al telefono e un’aggraziata ed intimidita voce femminile chiederà di tuo figlio, non li vedremo mai più in là di quell’età in cui gli abbiamo tolto il pannolino.
    (Se dovesse leggere mio figlio sono sicura che criticherebbe ciò che ho scritto)
    Quella dei nostri figli è una meravigliosa avventura che ci chiede la loro stessa energia per partecipare… purtroppo il tempo ed i doveri ci distraggono ma solo un poco.
    Buona giornata mammina!
    Mic

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